domenica 4 giugno 2017

COME IMPRONTE NELLA NEVE DI MIRIAM BALLERINI - KIMERIK






Titolo: COME IMPRONTE NELLA NEVE
 Genere: Narrativa
 Collana: Kimera
  ISBN: 978-88-9375-233-6
Prezzo: € 19,00
Anno: 2017
Pagine: 290

Formato: Rilegato



SINOSSI

 Come impronte nella neve vuole essere un libro che faccia tabula rasa dell’avere, volgendo un occhio attento all’essere, tramite le storie dei vari protagonisti. Non vi troverete storie di grandi uomini, ma vite di persone normali; anche di chi è sotto la soglia della normalità. Facciamo insieme questo esperimento: cosa può accadere all’uomo quando questo si trova di fronte al niente? Quando muoiono le illusioni e la vita pare finita? D’improvviso ci si trova in un campo innevato, dove tutte le strade e i segnali a noi noti sono invisibili al nostro occhio. Eppure, basta compiere un passo per lasciare un’orma nuova. Cosa sarà allora questo libro? Un romanzo sulla violenza? Sulla ricostruzione? Sulla speranza? Forse un libro sull’amore: fra uomini e donne, fra compagni di avventura, rivolto alla natura, verso se stessi. Ecco! Amare se stessi, questo il primo passo da compiere, per sfuggire alla violenza, per imprimere il peso del primo mattone per ricostruirsi; per riuscire ad amare gli altri. 


CONOSCIAMO L'AUTRICE: MIRIAM BALLERINI






MIRIAM BALLERINI scrive libri, l’ha sempre fatto, da quando aveva dodici anni. Trova ispirazione nelle storie degli ultimi, perciò si dedica alla narrativa sociale, dove, in romanzi d’invenzione, può inserire le vicende del vissuto di chi vive ai margini. Nel 2002 ha pubblicato il suo primo romanzo, trovando fin da subito case editrici piccole, ma che hanno dimostrato di credere in quanto scrive. In questi quindici anni ha ricevuto molti premi e riconoscimenti. Ha pubblicato: Il giardino dei maggiolini (2002), Dietro il sorriso del clown (2003), La casa degli specchi (2004), Bassa marea (2005), Fiori di serra (2008), L’ultimo petalo (2011), Diario di una ragazza del sud (2015).



RECENSIONE



Il romanzo è l’esito di una lunga ricerca dedicata dall’autrice a censire, analizzare e interpretare gli sviluppi della vita nel suo perenne scorrere, con le sue ricadute, con i pericoli e i rischi, ma soprattutto descrive la capacità di modificare i nostri corpi e le nostre anime, rendendo possibile alla vita, di iscrivere una nuova capacità di cucirci addosso.


Zeljka la protagonista del romanzo, ci racconta la sua di vita: ribelle, possessiva, passionale. Lei una donna orgogliosa e indomabile. Sarà sopraffatta dalla violenza e tradimento. Ma è anche la descrizione di un’occasione di riscatto, la scoperta dell’amicizia e soprattutto, dell’amore che, si rivelerà più forte delle distanze, degli eventi che si presentano negli anni. 


“Come impronte nella neve” è un romanzo fortunato che ha incantato i lettori. Da voce ad un coro di personaggi perduti nella memoria, con pagine del romanzo ora commoventi, ora amare. Miriam Ballerini tesse i fili della narrazione di tutti quelli che sognano una vita migliore, concetto a noi familiare e universale. 


Zeljka porta con sé le parole capaci di curare, lenire le ferite dell’anima. Lei osserva, indaga, ascolta, percepisce, intuisce in ogni inflessione di voce, in ogni silenzio breve o lungo, cerca un indizio che la riguardi, nel bene e nel male.


Con una leggerezza e la ferocia di una favola, Miriam Ballerini, racconta la crudeltà, la fragilità, la potenza e la passione dal punto di vista di una donna. L’autrice l’ha racconta nel momento in cui la vita l’ha stretta in un angolo, attraverso la fessura che la paura e la vergogna le lasciano aperta, giusto quel tanto per poter respirare, giusto per non morire. 


Come uno specchio, sotto la neve, quel paesaggio che sembra fermare il tempo. Il romanzo tratta temi diversi e a parere mio, uno dei maggiori pregi del romanzo stesso sia quello di mostrarci le ambiguità, i dubbi, le maschere che questi personaggi indossano, spesso adottando una morale. E poi intrecciate a tali questioni,  c’è anche la vicenda amorosa di Zeljka, la sua sofferta ricerca della felicità.


L’autrice esprime attraverso paesaggi molto lirici, la lacerazione di una donna che si accorge di essere guidata dal proprio desiderio di felicità e dalla paura che una volta raggiunta, questa possa sfuggirle dalle mani.


Sulla neve immacolata viene tracciato un disegno destinato a Zeljka che, non può lasciarla indifferente. Comincia a cercare tra i ricordi le immagini di un semplice movimento o respiro che abbia condiviso. Si sforza di ritornare con il cuore a quando era fanciulla.


Cerca di focalizzare meglio quelle immagini, i contorni dei volti e le sfumature di tutti gli istanti che hanno dato vita alla sua relazione. Riordina ogni sua parola, prova ad associare loro un peso, una misura, un colore. Le immagini di loro due insieme appaiono chiare, pulsanti. Ma nulla sarebbe potuto nascere tra di loro se non fosse stato per essersi mostrati l’uno all’altra le rispettive anime, per riscoprire la sensibilità. 


Nell’attesa di trovare il coraggio, si sforza di amare quello che è presente ora, in questo momento. Non riesce più a immaginare se stessa, senza accostarsi all’idea che solo nella freddezza delle sue azioni riesce a cogliere un pezzetto della sua anima.


Desidera che nulla di ciò che ha travolto la sua vita le fosse mai accaduta, per poter porre rimedio al presente non serve rimpiangere o desiderare di aver avuto un passato diverso. Perché le impronte nella neve non si possono mascherare,  possono sparire per un breve tempo, ma ripercorrendo lo stesso suolo, ritornano.


In un universo in cui i suoni e i colori si fondono, in cui odori e forme comunicano, Miriam Ballerini, sfuma magistralmente i confini tra sogno e realtà, verità e creazione poetica, sensazione e memoria, passato e presente. 


In un linguaggio elegante e suggestivo prende forma un romanzo avvolgente, duro, commovente e disincantato allo stesso tempo. Uno stile capace di penetrare le piaghe dell’animo. Ogni impronta a suo modo tocca le corde più profonde dell’io, offrendo spunti di riflessioni sui temi chiave dell’esistenza.


Come impronte nella neve raccontata nel romanzo, pur proteggendo da quell’onda impetuosa del divenire in una candida teca, conservandone l’eleganza, la maestosità e l’autorevolezza della bellezza, legittima nell’opera, non sconvolge mai la costruzione riflessiva della trama, ma anzi, ne evidenzia con configurato orgoglio quel candore estetico, razionale e silenzioso che si rigenera, animandosi, nello spazio del vissuto della protagonista.


E’ il mondo descritto da Miriam Ballerini autrice che, attraverso lo stile a tratti drammatico, a tratti romantico, ma nello stesso tempo attraente che, incanta il lettore, rapito in modo carezzevole dal respiro, dalla moltitudine di mondi che la sua opera descrive senza fronzoli, con un distaccato silenzio. Con la sua vena artistica, ricca di commozione, Miriam Ballerini descrive la sua identità, confrontandosi con una realtà concreta, luogo complesso dell’identità umana.

2 commenti:

  1. Vi ringrazio dell'attenzione che avete prestato al mio romanzo, una recensione che lascia me per prima incantata. Grazie di cuore! Miriam Ballerini

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    1. Grazie a Lei Gent.le Autrice per avermi fatto leggere il Suo romanzo.

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