mercoledì 3 maggio 2017

I LOVE MY BOSS DI SADIE JANE BALDWIN - BUTTERFLY EDIZIONI




Titolo: I LOVE MY BOSS

Autore: SADIE JANE BALDWIN

Editore: BUTTERFLY EDIZIONI

Pagine: 390

Prezzo ebook: 2,99 €

Prezzo cartaceo: 15,00 €

Collana: Digital Emotions

Genere: romanzo rosa contemporaneo

Pubblicazione ebook: 8 febbraio

Pubblicazione cartaceo: 24 febbraio

Disponibile in ebook su Amazon e kindle unlimited


SINOSSI


Adam Kent, a 30 anni, ha tutto ciò che desidera: è sexy, sfacciatamente ricco e capo di una grande azienda, ma il suo successo non si limita solo al lavoro, ha anche una lunga schiera di ragazze ai suoi piedi. Abituato a comandare e ad avere storielle di poco conto, si ritrova impreparato quando conosce la nuova stagista. Alice Bell, 22 anni, ha incontrato Adam in un'altra occasione e con un altro nome, è stata piantata in asso senza motivo e prova un profondo odio nei confronti del capo. Decisa a vendicarsi del torto subito, non fa altro che fargli dispetti e renderlo ridicolo di fronte a tutti come fosse un nemico da combattere. Ma i due non potranno resistere a lungo alla potente attrazione che li sorprende un po' dovunque... anche in ufficio. Perché c'è solo un filo sottilissimo che separa l'odio dall'amore...
 
RECENSIONE


La suoneria della sveglia è il solo rumore a tenerle compagnia. Un risveglio tutt’altro che piacevole per Alice Bell. Forse perché ha dormito poco, o perché ha bevuto troppo e, gli effetti dell’alcool si fanno ancora sentire. Decide di aprire gli occhi, tanto in queste condizioni, di dormire non se ne parla e poi oggi è il suo primo giorno di lavoro.


Sbirciò l’orologio e lasciò scorrere un’imprecazione sotto le lenzuola. Alice non sa proprio come programmare le sue giornate. Ora si trova al lavoro, raggiunto in tutta fretta, sta pianificando la sua giornata. Il suo capo ancora non è arrivato. Ma quando lo vede resta sorpresa. E’ proprio lui, il tipo incontrato al bar la sera prima e, di cui non conosceva la sua storia. 


Adam Kant non gli è molto simpatico, sarà anche un adone, intendiamoci, ma quelli troppo “figo” annoiano, c’è poco da fare. E, infatti, Alice crede che Adam sia un tipo troppo imbronciato, sempre di fretta e con la testa al lavoro. Il contrario di lei oggi, insomma, ma forse molto simile al me di una volta. Pensa sia un uomo infelice, solo che con la sottoscritta non ne parla. Mentre riflette sulla differenza tra la sua immagine pubblica e quella privata, notò che Adam le sta guardando le gambe velate da un collant viola.


Spigliato, elegante, dannatamente bello. Tutti lo apprezzano, specialmente le donne. Adam, resta a fissare la figura femminile che scompare lungo il corridoio dell’ufficio. Mai ha desiderato tanto una donna. Durante gli anni trascorsi che, lo hanno portato a girare il mondo per motivi di lavoro e non, ha incontrato una quantità imprecisabile di donne, di ogni età. Ne conosce umori e bizzarrie, abbandoni e reticenze, riesce a classificarle a colpo d’occhio. Con Alice è confuso, disorientato.


Io cerco solo le conquiste veloci, facili da prendere e altrettanto facili da lasciare. A me servono delle ragazze da DIMENTICARE”.


Nessuna gli aveva mai fatto un simile effetto, ha capito che deve almeno tentare di corteggiarla. Alice, si è dimostrata algida, distante, sebbene c’è stato un attimo, in cui è sembrata scossa, vulnerabile. “La sua conquista”. “Il suo sogno proibito”. Adam, è disposto a rischiare, qualunque cosa. Il linguaggio del corpo è esplicito. Adam riprende a baciarla, liberandosi impaziente degli indumenti che scivolano via, tra carezze e sospiri. Si amano con trasporto, prendono possesso l’uno dell’altra. Adam, ha avuto tra le braccia tante donne, le ha amate, rassicurate, consolate divertite, nessuna gli ha scalfito il cuore. 


Solo lei. Adam, ha capito l’amore, camminando sulla scia del suo profumo, l’ha desiderata e non vuole perderla. Alice, resiste, per sognare ad occhi aperti la magia delle ore trascorse con Adam. Nasconde il viso dentro il cuscino. Inquieta si alza, a piedi nudi gira per casa, il cuore per una attimo le si arresta, ne è sicura. Realizza che l’amore è come il vento. Soffia dove e quando vuole. 


La scena le riporta davanti agli occhi che non le importa del lavoro, ma ne ha bisogno. Non era proprio quello che si augurava, quell’impiego le avrebbe rovinato la vita. Ma oggi non è proprio giornata di sermoni inutili. Ha da fare? La verità è che Adam, ha fatto delle scelte sbagliate in passato, con tutti quegli errori, non si può sorridere e far finta di niente. Non capisce come si possa decidere di propria iniziativa di trascorrere le giornate fra beghe inutili, come se la vita non fosse già piena di scelte. O, forse, se lo fa piacere.


Adam sapeva trarre il lato positivo da ogni esperienza, Alice, invece, non si è mai accontentata di scovare un avanzo di bello nel brutto. Lei è già nel corridoio, i tacchi che rimbombano veloci fra le stanze e la voce immersa in una conversazione sbrigativa con una collaboratrice. Osserva Adam, infervorarsi come una specie di drago e sorride.


In fondo sono uguali loro due, senza alcuna responsabilità e nulla d’importante da fare se non giocare alle apparenze. Adam gioca con i draghi, lei con la sua autostima e qualche altra quisquilia. Solo una cosa li divide: lui ha ancora una vita davanti e mille progetti, lei i fantasmi del passato e molti rimpianti. Avrebbe voluto fermare nel tempo le parole. Parole che dovrebbero essere tenute dentro finchè non si sente l’eco delle loro urla dissolversi, e invece eccole, se le ritrova davanti agli occhi, a fissarla, a deriderla, a dirle che ormai sono uscite, non può più farci niente.


Si chiude la porta alle spalle e annusa l’aria dell’ingresso per assicurarsi che l’odore di quella giornata non abbia invaso anche la sua casa. Solo dopo si sfila il vestito e va in cucina mentre ondeggia, il capo in segno di disapprovazione. Il fatto è che lei non è diventata troppo accomodante se permette a un uomo come Adam di rovinarle la giornata. Vomitava, rovesciava fuori dalla viscere tutte le parole che non avrebbe mai dovuto pronunciare, e poi vomito la sua cena. Alcool che non avrebbe mai dovuto bere, così adesso non sarebbe intrappolata nella peggiore figuraccia della sua vita di giovane donna. Dopo confessava. Aveva rivelato al mondo il suo segreto.


La sua memoria sebbene confusa, prese a sgranare le sequenze di quella serata. Lui che le accarezza il viso lentamente, senza fiatare, senza il coraggio di pronunciare una parola, nella speranza che parlava lei. Ma il vuoto resta vuoto. Ed ecco che Adam, per riempirlo, si allunga verso di lei. Ora cerca di baciarla.


Improvvisamente cose irrilevanti erano diventate fondamentali. Come si vestiva, come si truccava. Con chi usciva. Dove andava. Doveva essere in cima, guardata, ammirata, oltre tutti quelli con i quali si relazionava, anche con Adam. Alice, stava raccogliendo quel che restava delle sue emozioni andate in pezzi. Troverà il senso delle cose, chiudere il cerchio, toccare la verità.  


Sadie Jane Baldwin Autrice, ha la grande abilità di scrutare nel profondo dell’anima. Attraverso la sua scrittura, trascina il lettore con forza verso ogni scoperta, ogni verità, ogni singola bugia. Una storia, piena di speranza, di fiducia nella vita e nel futuro. Perché ci sono storie che non hanno età né tempo, come quelle dell’amore, dell’amicizia e dei ricordi. 


Il romanzo “I Love My Boss” di Sadie Jane Baldwin Autrice, è la storia di come a volte la vita ci concede una seconda occasione. Il destino pretenderà che Alice e Adam si fidino l'uno dell'altra, raccontandosi e confidandosi paure e segreti; solo allora, insieme, potranno veramente guardare al loro futuro.


 

CITAZIONI DEL LIBRO

"Direi che ormai sono un esperto nell'interpretare i pensieri delle creature femminili, chi ha detto che sono difficili da capire? Pensano sempre le stesse cose: mentirti, mentirti, mentirti."


"Ti ho allontanata proprio perché avevo capito che eri speciale. Ho avuto paura, paura di innamorarmi, paura di capire che tutto sarebbe stato diverso. Cercavo di starti lontano, di dimenticarmi di te, ma non ci riuscivo, nella mia mente c'eri sempre tu, ci sei sempre tu..."


Lui cerca le conquiste veloci, facili da prendere e altrettanto facili da lasciare  Lei gli rende la vita difficile...


Oddio sono fregata, rovinata, magari pure licenziata, e non necessariamente in quest’ordine.


«Mi vuoi, Alice?», chiede di nuovo con voce resa roca dal desiderio. Che cosa pensa, che possa cambiar idea? Adesso? Io e i miei ormoni siamo seduti in prima fila, in attesa che lo spettacolo pirotecnico abbia inizio! «Sì che ti voglio, Adam, ora, adesso!», lo informo mentre lo attiro verso di me.


Lui mi accontenta ed entra dentro il mio corpo con un’unica e possente spinta. Poi si ferma, chiude gli occhi, si gode il momento, riesce lentamente e poi scivola di nuovo. Inizia una danza che desidero tanto quanto lo vuole lui. E io mi accorgo solo ora di aver trattenuto il respiro per tutto questo tempo. Dio, quanto è bello, mi sento in paradiso! È possibile che non sia mai stato così? Che non abbia mai provato queste sensazioni deliziose?


Posate con ordine, vicino al computer ci sono due cartelline di colore blu, e su ognuna spicca un’etichetta con un nome scritto a caratteri cubitali, l’unico elemento che le distingue. Presa da un improvviso raptus di vendetta e con l’intento di scombinare un po’ la sua vita, le apro e scambio il loro contenuto.


Mi trovo ad ammirarlo al mattino presto, quando la leggera foschia dell’umidità notturna lo abbandona sollevandosi in coltri brumose, quando le chiome autunnali sono attraversate dai raggi del sole nascente. In quei momenti sembra un luogo incantato. Poi, nell’istante in cui è baciato dal sole, i suoi colori prendono il sopravvento, si anima, si accende, e dona una tavolozza di rossi, di arancio, porpora e oro. È un luogo che non può che scaldare l’animo di chi lo contempla.

1 commento:

  1. Sarò onesta, ogni volta che aspetto una recensione da una blogger, mi ritrovo sempre con il fiato in sospeso, in trepidante attesa di sapere quale sarà la sua valutazione e nella speranza che non sia negativa. Ebbene, una recensione così bella, così profonda e così poetica come questa, posso dire di non averla mai ricevuta. Il che fa di me un’autrice felice. Felice di sapere che il mio romanzo è stato letto con cura, ma soprattutto, felice che è stato compreso il messaggio che volevo inviare ai lettori: la vita, a volte, ci concede una seconda occasione, non sprechiamola. Ringrazio quindi la gentilissima Caterina Buttitta per aver recensito e apprezzato il mio romanzo.

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