lunedì 13 marzo 2017

LE STAGIONI DI LAURA DI GIUSE BONI - KIMERIK



Titolo: Le stagioni di Laura
ISBN: 978-88-9375-100-1
Prezzo: € 9,00
Genere: Narrativa
Collana: Kimera
Anno: 2017
Pagine: 472
Autore: Giuse Boni


SINOSSI

Storie di vita, di esperienze, di dolori e amori. Questo ci regala l’Autrice, con parole semplici ma di effetto, coinvolgendo il lettore in racconti di persone che potremmo non conoscere mai o potremmo avere accanto intrecciando il loro modo di vivere con sapienti riferimenti letterari. Le stagioni di Laura è un libro intriso di amore, di passione, di cose che, pur sembrandoci all’ordine del giorno, ci rendono partecipi della vita altrui. Così, ci arrabbiamo con Walter per come tratta sua moglie, ci addoloriamo per la morte di Proto, che scopriamo tenere molto alla famiglia, ci rallegriamo per quei bambini che, nonostante le difficoltà, riescono comunque a sorridere ogni giorno e a giocare spensierati.
 CONOSCIAMO L'AUTRICE: GIUSE BONI







 Giuse Boni è nata a Genova. Terminati gli studi scolastici, è stata segretaria di direzione presso una S.P.A. che trattava materiale fotografico. Dopo una vita di abitudini ha ripreso a scribacchiare raccontini e poesie. Ha fatto parte del Centro Artistico Lombardo di Milano come poetessa e membro della giuria dei concorsi letterari indetti dall’Associazione per poeti e scrittori fino all’anno 2002. La sua vocazione di scrittrice si è evidenziata da poco, anche perché abbisogna di tempi lunghi e tranquillità che non le erano concessi tempi addietro. Ha condotto una vita abbastanza poliedrica soggiornando per anni in Puglia, Persia e Libia. Si è appassionata e divertita a descrivere i protagonisti del suo romanzo, derivante in parte da esperienze dirette e indirette, in parte da pura fantasia.

RECENSIONE 

I criteri creativi della scrittura di Giuse Boni, si manifestano soprattutto nelle sottili analisi dell’animo umano contenute nel romanzo “Le stagioni di Laura”. Racconto in cui ci è descritta la fanciullezza stessa . Infatti, attraverso la pura visione poetica di una ragazza; la sua crescita è osservata dall’autrice con gli occhi di chi coglie la “vita dell’anima”.


 Le reazioni di Laura a tutto quello che la circonda, alle novità portatele dai viaggi e dai traslochi, alla conoscenza di persone e cose per lei misteriose, costituiscono la trama impalpabile del racconto. La quotidianità che vive con la sua famiglia, trascorre nel continuo desiderio di scoprire nuove realtà. I giorni passano e cambiano, e Laura cambia seguendo inconsciamente le leggi del corpo e dell’anima. Ogni cosa sembra accadere in modo naturale, proprio come nella “vita vera” di cui la fanciulla stessa diventa una metafora. 

Quello che era accaduto prima e quello che accadrà dopo non ha alcuna significato per la protagonista: l’importante e ciò che Laura vive nell’attimo colto dall’autrice (il senso di colpa verso la chiusura affettiva impartitale dalla madre, la curiosità di sapere i fatti della società nella quale vive, le riflessioni sull’amicizia e sui rapporti complessi che essa genera) riflettono una stringente logica adolescenziale. 

L’autrice ci offre i parametri di giudizio di Laura. Dobbiamo dunque far nostra questa dimensione, innalzandola a un grado di universalità. In ciò consiste forse il messaggio più profondo che Giuse Boni ha voluto trasmetterci attraverso la sua scrittura. Alle innumerevoli domande di Laura la risposta viene dalla sensibilità della scrittrice stessa; l’avvertiamo calarsi nel romanzo e la sentiamo accorrere in aiuto della fanciulla per offrirle la spiegazione di un osservatrice partecipe. Viene a crearsi così una dimensione più intima del romanzo, che illumina i veri motivi di ogni stato d’animo. 

In alcuni passi alquanto significativi ravvisiamo l’intreccio tra l’esperienza di scrittura dell’autrice e il carattere della protagonista, specchio dell’anima della stessa Boni. Si nota nelle pagine del romanzo, la scelta di descrivere i turbamenti di un’adolescente piuttosto che la sua personalità, perché questa deve ancora svilupparsi, ciò sta alla base della singolare bellezza di questo romanzo, con cui Giuse Boni ricrea un mondo autonomo. 

La contemplazione dei segreti dell’anima rimane la sorgente e la foce di ogni pensiero della scrittrice e costituisce il destino della sua scrittura. Giuse Boni adotta una sorta  di “metodo” della scrittura, ovvero quello che la scrittrice adotta per esprimere l’essenza dei caratteri, dicendoci ciò che essi non sono e ciò che invece potrebbero essere. Di fronte a questo romanzo, ci si accorge di essere dinanzi a un romanzo con una scrittura delicata ma di spessore. 

                                                                      CITAZIONI DEL LIBRO

Quella mattina uscì dall’infanzia nella quale si era trovata ancora la notte prima 

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