martedì 7 febbraio 2017

Il coraggio di Katrine di Erika Contardi - Kimerik


Formato: Rilegato
Titolo: Il coraggio di Katrine
ISBN: 978-88-6884-995-5
Prezzo: € 12,60
Genere: Narrativa
Collana: Kimera
Anno: 2016
Pagine: 190
Autore:
Erika Contardi 

 In sintesi
Katrine è una studentessa modello che vive a Londra felice con la sua bella famiglia. In una sera qualunque la sua vita viene sconvolta da un tragico avvenimento, il suo mondo perfetto e sicuro si frantuma in mille pezzi. Lo stesso avviene ad Andrew, insegnante che vive in Scozia, uomo affascinante, colto ma anche intrigante e misterioso. Una storia romantica e drammatica con vari colpi di scena e con un finale a sorpresa. Se inizierete a leggere non riuscirete più a fermarvi. Andrew, Katrine e gli altri personaggi vi entreranno nel cuore… 


Erika Contardi 







 Erika Contardi è nata a Codogno, in provincia di Lodi, il 30 gennaio del 1970, è sposata e ha una meravigliosa figlia. Vive a Pizzighettone, in provincia di Cremona. Lavora come infermiera professionale e affianca la sua amata professione alla sua più grande passione: la scrittura. È già autrice di un romanzo tratto da una storia vera, Il vero amore è forever

 LIBRI PUBBLICATI










 

RECENSIONE 


Tutta la vita della studentessa modello Katrine, viene raccontata in prima persona con grande capacità psicologica, notevole padronanza della struttura del testo e nitidezza nell’espressione linguistica. Dunque Katrine è sola con l’incubo della fragilità di una tragedia che l’ha colpita, di un dolore potente e assordante, che raggiunse la profondità della sua anima, senza la protezione della famiglia, ad eccezione della sorella Julie. 


Quando se ne andò, il dolore mi esplose dentro e quel grido pronto a uscire, ecco morire in un angolo della mia mente, lasciandomi solo un vuoto immenso, inconsolabile con la sconfortante consapevolezza che il tempo non si arresta mai e che … inesorabile prosegue il suo crudele cammino. La certezza della sua agguerrita ferocia nello spazzare via in un solo istante, in pochi secondi, minuti, ore … una vita, via per sempre lasciandoti solo una manciata di polvere in mano e niente più.


In questo libro c’è una bella scrittura che ricompensa il lettore dell’asprezza di ciò che la scrittrice ha costruito e con cui si è voluta misurare: la morte, il vuoto, come metafora delle nostre illusioni di immortalità, la brevità del tempo concesso ad ognuno di noi, la presenza del mistero di un destino che sembra abbia già tracciato la nostra strada che ci dà e ci leva le cose fondamentali per le quali sembra importante vivere questa vita.


 Un libro sorprendente, tanto conciso e diretto, quanto profondo e pieno di simboli potenti. Lo stile di Erika Contardi è reale proprio per questo ogni immagine arriva diretta al cuore.  Il coraggio una decisione  mentale, capace di stimolare in ogni persona quello che la stessa ha dentro e ha bisogno di far uscire. Quello che cambia la vita delle persone, risiede solo nell’anima di queste ultime, nelle loro scelte, nei loro talenti e nella forza di trovare il coraggio di metterli a frutto, passo dopo passo.


La trama del romanzo “Il coraggio di Katrine”, mantiene dunque sempre una dimensione concreta e reale, pur andando a scavare negli abissi interiori dell’anima. Pagina dopo pagina, in “Il coraggio di Katrine”, prende forma il mosaico della vita di Katrine  e Andrew, insegnante che vive in Scozia, uomo affascinante, colto ma anche intrigante e misterioso. Negli suoi occhi era racchiuso tutto ciò che non era stato fatto, tutto ciò che era rimasto taciuto.


Frammenti di memoria riempirono i suoi ricordi, lui che con il suo bimbo sulle spalle visitavano il Parco nazionale, il Luna park o che mangiavano spensierati un gelato insieme, Jonash nonostante la sua invalidità sorrideva con gli occhi, con le labbra a tutto ciò che vedeva, che sentiva, alla vita stessa con la meraviglia dei suoi teneri anni.


Ed è proprio questo nascondere il passato, nascondere le rispettive tragedie, per paura dell’altro, di non essere accettati, compresi. La riflessione profonda della scrittrice sui temi della vita e della morte, dell’amore per le creature ed il dolore per il distacco da esse è alla base. La forma del romanzo dove tutti questi temi e altri ancora sono come intrecciati, descrive due protagonisti, appassionati e sognatori che senza mai smettere di lottare, si incontrano per caso, e dal loro incontro nasce la voglia dell’autrice di narrare la quotidianità oltre il cancello della “coscienza ”, dove i sentimenti, la passione di due giovani e l’amore dei sogni e dei ricordi creano una giostra bizzarra, raccontando l’amore, l’inganno, l’abbandono e la vergogna.



Andavamo d’accordo anche perché lui non mi faceva domande personali sulla mia vita, sul mio passato e anche io non l’ho pressavo mai, non sapevo nulla di lui a parte che insegnava in qualche scuola della città. 


Il coraggio è la forza di un “no”, di una decisione repentina, o semplicemente può essere la vita che abbiamo di fronte e che non riusciamo a cucirci addosso. Erika Contardi con Il coraggio di Katrine (Kimerik,  pagine 190) ci regala proprio un racconto di coraggio, vero, arioso e pure così pregnante, denso di emozioni, ricco di forti entusiasmi e grandi amarezze. Katrine, coraggiosa, aperta al nuovo, non vuole vivere nella rassegnazione, accetta soluzioni rischiose per il futuro e, in questo caso, è lei a graffiare il mondo in nome dell’amore.


Mi convinsi che la soluzione migliore e che credevo più giusta per tutte e tre era della nostra separazione definitiva anche se la sola idea mi spezzava il cuore. Lei sarebbe sempre stata fra noi. Andrew non poteva abbandonarla al suo destino, sarebbe stata la sua condanna e io non volevo avere questo peso sulla coscienza, inoltre lui le voleva bene ne ero certa. Non saremmo stati mai liberi.


Come non innamorarsi di Katrine? La carica emotiva di questo racconto è così forte da lasciare che il testo si legga da solo, mentre vibra sotto i colpi di una vita che si sfalda e che cerca la via d’uscita per ricominciarsi. Qui c’è Katrine e Andrew, entrambi vittime di una vita non propria eppure a loro necessaria. Breve, intenso, accorato, autentico. Il coraggio di Katrine è verbo che palpita come vena pulsante, crudele come la verità della sconfitta, romantico come il più nobile degli animi dei poeti.


CITAZIONI DEL LIBRO


Frammenti di memoria riempirono i suoi ricordi, lui che con il suo bimbo sulle spalle visitavano il Parco nazionale, il Luna park o che mangiavano spensierati un gelato insieme, Jonash nonostante la sua invalidità sorrideva con gli occhi, con le labbra a tutto ciò che vedeva, che sentiva, alla vita stessa con la meraviglia dei suoi teneri anni.


Di fianco, invece, altre persone celebravano assieme un compleanno. Se la stavano davvero godendo quella serata . Era un vero caos ma sotto un certo aspetto invidiavo la loro spontanietà, la loro euforia, e spensieratezza. Pensavo alla mia vita e a quella di Julie che per uno sfortunato e crudele destino quei momenti erano svaniti, bruciati in un soffio. Costrette a crescere e a maturare velocemente, diventando grandi e forti nel carattere per non soccombere, per non morire dentro. 


Ogni volta che lo guardo mi dico che se in un futuro mi innamorassi di qualcuno presterei attenzione alla realtà dei fatti e non permetterei al mio cuore di perdersi per un uomo ambiguo con segreti o legami vari. Il destino però mi aveva riservato una sorpresa improvvisa, imprevedibile. 


Dialogammo per tutta la sera, scherzando e ridendo, ma senza mai entrare nella vita privata di entrambi e bevendo fino ad andare su di giri.


Nel fissare il suo volto vidi che il suo sguardo era davvero intenso e francamente, ci si leggeva una punta di malinconia e di … un profondo malessere.


Io e lui c’eravamo uniti con il pensiero, una sorta di legame invisibile che aveva congiunto le nostri menti. Il suo dolore diventò anche il mio, era unisono! 


Sei bellissima, fresca come una rosa appena sbocciata al massimo del suo candore. Non voglio farti del male. Sei così ingenua ma … tanto bella.


Andavamo d’accordo anche perché lui non mi faceva domande personali sulla mia vita, sul mio passato e anche io non l’ho pressavo mai, non sapevo nulla di lui a parte che insegnava in qualche scuola della città. 


Va bene sorellona, ti voglio bene anch’io. Mi sentivo svuotata quando lei era triste, mi mancava molto. Avevo promesso a mamma e papà che mi sarei presa cura di Julie ma, per ora, non potevo fare diversamente.


Tutti e due quella sera sentimmo il folle desiderio di possederci anima e corpo per poter dimenticare per un po’ i problemi che ci affliggevano. Ognuno di noi all’oscuro dell’altro.

Mi convinsi che la soluzione migliore e che credevo più giusta per tutte e tre era della nostra separazione definitiva anche se la sola idea mi spezzava il cuore. Lei sarebbe sempre stata fra noi. Andrew non poteva abbandonarla al suo destino, sarebbe stata la sua condanna e io non volevo avere questo peso sulla coscienza, inoltre lui le voleva bene ne ero certa. Non saremmo stati mai liberi.

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